Funzioni del menù OSD
I comandi per navigare all’interno del menù sono di tipo fisico e non risulta difficoltoso l’utilizzo. Non vi è un sistema di retroilluminazione e non vi sono indicatori a schermo, ma essendo riconoscibili al tatto si riesce a utilizzare il menù anche in condizioni di scarsa luminosità. Da sinistra verso destra si ha dapprima il comando per la selezione della sorgente video, poi il comando per attivare la funzione Clear Vision (regola la nitidezza), segue il bilanciere del volume (anche se non ci sono degli speaker integrati), il pulsante per accedere al menù completo e infine si ha il tasto di alimentazione.
Il menù OSD è il classico di AOC; ormai vecchio da vedere e anche un poco lento nel passare da un menù all’altro, ma perlomeno è intuitivo e ben raggruppato, magari anche perché ci sono poche funzioni sulle quali si può agire. Nella prima voce “Luminosità” si potranno selezionare le modalità di visione che andranno semplicemente a variare la luminosità. I valori di gamma selezionabili sono tre e l’overdrive può essere impostato su Disattiva, Debole, Medio (di default) e Forte.
Il successivo menù, Imp Immagine, viene disattivato quando si utilizza il monitor con un collegamento digitale. In Configurazione Colore si possono scegliere diverse tonalità; Caldo (50/50/50), Normale (35/44/50), Freddo (21/34/50), sRGB (50/50/50) e Utente (ancora 50/50/50, ma l’unico a permettere un setting manuale). Le restanti funzioni sono abbastanza esplicative e l’abbiamo già incontrate nelle altre recensioni dei monitor AOC.
Nel CD fornito in dotazione, oltre alla guida, sono presenti i software i-Menù (per la regolazione del menù OSD con il mouse), e-Saver (per gestire il risparmio energetico) e Screen+ (che permette la suddivisione dello schermo per ottimizzare l’area di lavoro in multitasking).